È legittima l’ordinanza provinciale che impone al gestore di una discarica interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale unitamente a una caratterizzazione integrale del sito, con attività di ricerca di ipotetici fattori inquinanti non previamente identifica... continua a leggere
Sul criterio del “più probabile che non” in tema di individuazione del responsabile della contaminazione ai sensi dell’art. 244 del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
Sulla possibilità di riconoscere in capo al fallimento obblighi di ripristino dello stato dei luoghi (bonifica di siti inquinati e rimozione di rifiuti abbandonati) derivanti da condotte poste in essere, anteriormente alla dichiarazione di fallimento, dalla società in bon... continua a leggere
Il potere di ordinare l’effettuazione di indagini preliminari sull’esistenza di fonti di potenziale contaminazione di un sito ai sensi dell’art. 242 comma 2 del D.Lgs. 152/2006 compete anche al Comu... continua a leggere
In caso di condotte lesive del bene ambiente antecedenti all’entrata in vigore del D.Lgs. 152/2006, trovano applicazione le norme in materia di obblighi di bonifica, di cui alla Parte IV dello stesso D.Lgs. 152/20... continua a leggere
L’art. 29-quater comma 6 del D.Lgs. 152/2006, in tema di rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale, attribuisce al Sindaco un potere di veto rispetto alle altre Amministrazioni coinvolte nella tutela degli interessi ambienta... continua a leggere
Sul criterio della “verosimiglianza” e sul criterio di “pertinenza” in tema di attribuzione della responsabilità di una contaminazione di un’ar... continua a leggere
Sull’accertamento della sussistenza del nesso di causalità tra attività industriale svolta in una determinata area e il suo inquinamen... continua a leggere
Sulle singole fasi riassunte della procedura per l’attuazione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale prevista dall’art. 242 del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
Sulla procedura di caratterizzazione di cui all’art. 252 del D.Lgs. 152/2006 e sulle indagini eseguite unilateralmente da un soggetto privato sul si... continua a leggere
L’attività istruttoria del procedimento di bonifica di siti inquinati deve necessariamente prevedere la partecipazione del soggetto interessato, con accertamenti analitici da eseguire in contraddittor... continua a leggere
Sul fenomeno, alla luce della giurisprudenza, della traslazione in campo societario dell’obbligo di bonifica a carico del successore a titolo universa... continua a leggere
L’obbligo di bonifica derivante da attività industriali incombe sul soggetto responsabile anche in caso di contaminazioni “storiche” precedenti all’entrata in vigore del D.Lgs. 22/19... continua a leggere
Se sussista un obbligo da parte dell’Amministrazione, nell’ambito di una Autorizzazione Integrata Ambientale, di specifica motivazione in ordine alla scelta di limiti di emissione più rigorosi di quelli indicati dalla leg... continua a leggere
Sulla nascita e sul corretto inquadramento del principio di precauzione alla luce della attuale giurisprudenza amministrativa in tema di attività di trattamento di rifiu... continua a leggere
In coerenza con il principio del “chi inquina paga”, l’imposizione del progetto di bonifica ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/2006 presuppone necessariamente l’accertamento della responsabilità nella causazione della contaminazione da parte del soggetto a ciò tenu... continua a leggere
In considerazione di quanto disposto dagli artt. 244 e 245 del D.Lgs. 152/2006 tutte le attività propedeutiche al procedimento di bonifica, come l’individuazione del responsabile della contaminazione, sono di competenza della Provincia (e non della Region... continua a leggere
Sull’obbligo dell’Amministrazione, in tema di emissioni odorigene moleste, di comprovare la presenza di concreti possibili pericoli per la salute umana o per la qualità dell’ambiente derivanti da un impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi a matrice organi... continua a leggere
È legittima l’ordinanza sindacale ex 192, D.Lgs. 152/2006 con cui è ingiunta la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti, nonché la bonifica e messa in sicurezza di un’area, anche se non è stata preceduta dalla comunicazione di avvio del relativo procedimento al soggetto interessa... continua a leggere
Sui presupposti, alla luce delle indicazioni derivanti dalla Corte di Giustizia UE, per l’individuazione del soggetto responsabile dell’inquinamento. Sulla dimostrazione del nesso di causalità tra le attività di un operatore e l’inquinamento diffuso rileva... continua a leggere
Sull’accertamento della sussistenza del nesso di causalità tra attività industriale svolta nell’area ed inquinamento dell’area medesima, ai fini dell’individuazione del soggetto responsabile dell’inquinamen... continua a leggere
Sulle necessarie valutazioni che deve compiere l’Amministrazione in merito alle emissioni odorigene di cui all’art. 272 bis del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
Sulla potestà regolamentare del Comune di dettare limiti alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile, in particolare per la tutela della popolazione dalle immissioni elettromagnetic... continua a leggere
Sull’obbligo di bonifica ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/2005 a carico del responsabile dell’inquinamento in caso di contaminazioni storic... continua a leggere
Nel caso di mancata individuazione del responsabile dell’inquinamento le opere di bonifica di un sito inquinato sono effettuate ai sensi dell’art. 250 del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
Quali sono i presupposti di legittimità per l’adozione dell’Ordinanza in materia di abbandono dei rifiuti ex art. 192 del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
Sulla legittimità dell’ordine di rimozione e smaltimento dei rifiuti di cui all’art. 192 d. lg. n. 152 del 2006 nel caso in cui vi sia stato un comportamento negligente da parte del soggetto ritenuto responsabi... continua a leggere
Sull’accertamento della responsabilità in tema di rifiuti del proprietario del suolo agli adempimenti di cui all’art. 192, comma 3, D.Lgs. 152/2006 fondato su presunzio... continua a leggere
Sulla vicinitas, quale condizione per la sussistenza della legittimazione ad agire in materia ambientale (e specialmente di gestione dei rifiut... continua a leggere
[A] Il proprietario “non responsabile” dell’inquinamento è tenuto ad adottare le misure di prevenzione di cui all’art. 240, comma 1, lett. i), del D.Lgs. 152/2006 e le misure di messa in sicurezza d’emergenza? [B] Le acque emunte da una falda nell’ambito di interventi di bonifica di sit... continua a leggere
In materia ambientale e in merito al rilascio di una A.I.A., la prova che la concessione della deroga ai limiti di emissioni fissati dalla legge non rilevi in danno della salubrità dell’ambiente deve essere fornita dal titolare dell’interesse legittimo che ha interesse ad ottenere la dero... continua a leggere
Se un ordine di smaltimento dei rifiuti rivolto al proprietario di un fondo, in ragione di tale sua qualità, sia legittimo anche in assenza del nesso causale tra la condotta del proprietario e l’abusiva immissione di rifiuti nell’ambien... continua a leggere
Se sia applicabile il principio di precauzione a fondamento del giudizio negativo di compatibilità ambientale di un progetto di realizzazione di un impianto di smaltimento di rifiuti anche pericolosi, in caso di rischi sottesi all’intervento non cer... continua a leggere
Se la valutazione della presenza di sostanze pericolose oltre i limiti di soglia previsti dal D.Lgs. 105/2015 (“Seveso”), ai fini dell’assoggettamento di uno stabilimento alla medesima, possa essere devoluta all’autodeterminazione del gestore attraverso una verifica svolta “momento per mom... continua a leggere
In tema di rifiuti, affinché il proprietario del suolo sia condannato agli adempimenti previsti dall’art. 192 del D.Lgs. 152/2006, è necessario che l’accertamento della sua responsabilità sia effettuato in contraddittor... continua a leggere
[A] Se sussista un’eccezione alla regola secondo cui l’atto endo-procedimentale non è autonomamente impugnabile, nel caso di atti di natura vincolata idonei ad imprimere un indirizzo ineludibile alla determinazione conclusiva.
[B] Se la normativa nazionale (D.Lgs. 152/2006), nella parte in cui... continua a leggere
Sull’applicazione, in tema di “responsabilità ambientale”, del canone del “più probabile che non” al fine dell’accertamento della sussistenza del rapporto eziologico tra attività svolta nell’area ed inquinamento della medesi... continua a leggere
Sulla questione se possa essere destinataria di un ordine di bonifica di siti inquinati, ai sensi dell'art. 244 del c.d. codice dell'ambiente (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152), una società che si è resa autrice di un inquinamento antecedente alla entrata in vigore del D.gs n. 22/... continua a leggere
Sulla qualificazione di “rifiuto” nell’ipotesi di assenza di previsioni normative che prevedano, con riferimento a determinate sostanze, uno specifico obbligo in capo al detentore in ordine al loro smaltimen... continua a leggere
L’assunzione volontaria dell’obbligo di bonifica da parte del proprietario interessato fa venire meno l’obbligo dell’Amministrazione di individuare il responsabile dell’abu... continua a leggere
La mera presenza di sostanze contaminanti, secondo l’assetto normativo delineato dal Codice dell’Ambiente è sufficiente ad imporre la bonifica... continua a leggere
In materia di responsabilità ambientale (chi inquina paga), qual è il criterio che deve essere utilizzato per imputare un evento ad un determinato soggetto... continua a leggere
Sul canone del ‘più probabile che non’ in materia di responsabilità de proprietario del fondo inquinato. E' possibile sostenere che l’operatore non è tenuto a sostenere i costi delle azioni di riparazione se è in grado di dimostrare che i danni in questione sono opera di un terzo e si sono... continua a leggere
Può l’ascrizione della responsabilità per la causazione di un evento di contaminazione in capo ad un singolo operatore riposare su generiche assunzio... continua a leggere
Sull'interpretazione dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006: razionale gestione del ciclo dei rifiuti a tutela della salute pubblica e tutela del paesaggio e dell’ecosiste... continua a leggere
E' possibile sostenere che nel munus publicum del Curatore (finalizzato alla liquidazione del patrimonio per soddisfare i creditori del fallito) non rientri anche l'obbligo di impedire che sui beni che si trovano nella sua disponibilità si realizzino abbandoni ed accumuli di rifiu... continua a leggere
[A] Sul principio “chi inquina paga”. Profili di analisi: (a) qualificazione della situazione come inquinamento; (b) definizione del contenuto degli interventi di messa in sicurezza e di bonifica; (c) l’individuazione del responsabile. [B] Il predetto principio può essere invocato al fine di ... continua a leggere
In quali ipotesi il proprietario del suolo inquinato può essere condannato agli adempimenti previsti dall’art. 192 d.lgs. n. 152 del 20... continua a leggere
Sull'obbligo di rimozione dei rifiuti di cui all'art. 192 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152: secondo quali criteri deve essere declinato il dovere di diligenza posto in capo al proprietario del fon... continua a leggere
In caso di rinvenimento di rifiuti lasciati sul fondo altrui da ignoti, il proprietario può essere chiamato per ciò solo a rispondere della fattispecie di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti sulla propria area... continua a leggere
Sulla responsabilità gravante sui proprietari e sui titolari di diritti reali o personali di godimento su fondi in cui sono stati illecitamente operati sversamenti di rifiu... continua a leggere
L’art. 192, comma 3, del TU ambiente si applica anche alla curatela fallimentare laddove non vi sia alcuna prova della sua responsabilit... continua a leggere
In caso di rinvenimento di rifiuti abbandonati da parte di terzi ignoti, il proprietario del fondo può essere destinatario di un'ordinanza sindacale di rimozione e rimessione in pristino che prescinde dall'individuazione a suo carico dell'elemento soggettivo del dolo o della col... continua a leggere
Il potere di ordinanza ex art.14, D.L. vo 5 febbraio 1997, n. 22 (ora art. 192, D.L.vo n. 152/2006) è assimilabile al provvedimento extra ordinem di cui all'art. 54 D.L. vo n. 267/2000? Che rilevanza assume tale questione sull'individuazione dell'organo competente all'adozio... continua a leggere
Sulla nozione di "profitto conseguito mediante la trasgressione" di cui all'art. 167, comma 5, D.lgs. 42/2004: quest'ultima ha riguardo soltanto al reale incremento del valore dell’immobile ovvero anche alla riduzione di costi relativi alla sua realizzazio... continua a leggere
Sul principio del "chi inquina paga" e sulla possibilità di individuare uno spazio di responsabilità oggettiva: quesiti e risposte di giurisprudenza interna e comunitar... continua a leggere
In applicazione del principio "chi inquina paga", è possibile ritenere che la fusione per incorporazione possa costituire titolo di responsabilità della Società incorporan... continua a leggere
Il proprietario di un fondo può ritenersi responsabile dello sversamento di rifiuti sullo stesso da altri effettuato sol perché non ha provveduto alla recinzione dello stes... continua a leggere
L'obbligo di ripristino del fondo a carico del titolare di un diritto di godimento sul bene oggetto dell'abbandono di rifiuti ha natura di obbligazione propter r... continua a leggere
Sulla vexata quaestio della natura della responsabilità del proprietario di un fondo oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti da parte di igno... continua a leggere
[A] Che rilevanza assume, ai fini degli obblighi di rimozione e smaltimento, la titolarità del diritto reale sulle aree interessate dall’abbandono dei rifiuti? [B] L'ordinanza di rimozione dei rifiuti deve essere preceduta dalla preventiva e formale comunicazione dell'avvio del procedimen... continua a leggere
La competenza del sindaco ad emanare le ordinanze in materia di rimozione di rifiuti, ex art. 14 d. lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 (decreto Ronchi), può essere affermata anche successivamente all’entrata in vigore del d. lgs.18 agosto 2000, n. 267 (TUEL) e fino all’entrata in vigore del il decreto... continua a leggere
La competenza a disporre con ordinanza le operazioni necessarie alla rimozione ed allo smaltimento dei rifiuti previste dal comma 2 dell'art. 192, D. Lgs. 152/2006, spetta al Sindaco o al dirigen... continua a leggere
Sulla figura del “responsabile dell’inquinamento” e sulla vexata quaestio della natura della responsabilità del proprietario di un fondo oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti da parte di ignoti: principi giurisprudenziali fondamenta... continua a leggere
[A] La nomina del liquidatore interrompe qualsiasi collegamento tra il fondo in liquidazione e l’obbligo di smaltimento dei rifiuti? Quali interventi possono essere allo stesso imposti? [B] Cosa accade quando vi siano accordi tra i privati per la gestione commerciale di un’area? La responsabilit... continua a leggere
[A] Può il privato essere destinatario di un ordine di attivazione personale in tema di misure di ripristino ambientale in ragione di uno stato di contaminazione sostanzialmente riconducibile all’attività posta in essere nello stabilimento prima del suo subingresso? [B] In ipotesi di inquinament... continua a leggere
Quali sono i presupposti affinché il proprietario del fondo inquinato possa essere obbligato allo smaltimento dei rifiuti? Può correlativamente ritenersi esistente un generale obbligo di recinzio... continua a leggere
Con riferimento alle aree inserite nei S.I.N.(siti di interesse nazionale), quali procedimenti in materia di imposizione degli obblighi di bonifica possono considerarsi di competenza stata... continua a leggere
Le disposizioni di cui agli artt. 100 (reti fognarie) e 105 (scarichi in acque superficiali) del D. Lgs. 152/2006 hanno natura semplicemente programmatica, o racchiudono, invece, obiettivi vincolanti per le autorità destinatar... continua a leggere
Qual'è il criterio da utilizzare per l' accertamento del nesso causale tra operatore e inquinamento? E' possibile presumere l’esistenza di un nesso di causalità tra determinati operatori e l’inquinamento accertato attraverso semplici indizi plausibi... continua a leggere
I materiali provenienti da attività di demolizione e di scavo devono essere qualificati come rifiuti e quindi sottoposti alla relativa normati... continua a leggere
Sulla prova della responsabilità di cui all'art. 192 del codice dell'ambiente, con particolare riferimento all'esistenza di un nesso di causalità fra l'azione o l'omissione ed il superamento —o pericolo concreto ed attuale di superamento— dei limiti di contaminazio... continua a leggere
A seguito della risoluzione del contratto di leasing, può il proprietario che sia rientrato nei suoi poteri ritenersi responsabile della corretta bonifica dei rifiuti di amian... continua a leggere
Sulla vexata quaestio della natura della responsabilità del proprietario di un fondo oggetto di abbandono indiscriminato di rifiuti da parte di ignoti. Insomma, quali misure è tenuto ad adottare il proprietario non responsabile dell'inquinamen... continua a leggere
Sulla responsabilità del curatore fallimentare sull’abbandono dei rifiuti: la curatela fallimentare può essere destinataria di ordinanze sindacali dirette alla tutela dell’ambiente, per effetto del precedente comportamento omissivo o commissivo dell’impresa falli... continua a leggere
Sull'abbandono di rifiuti: la curatela fallimentare può essere destinataria, a titolo di responsabilità di posizione, di ordinanze sindacali dirette alla tutela dell’ambiente in ragione del precedente comportamento omissivo o commissivo dell’impresa falli... continua a leggere
Sulla contaminazione storica: le misure di prevenzione e riparazione di cui al d. lgs. n. 152/2006 si applicano anche ai soggetti responsabili di eventi di inquinamento verificatisi anteriormente all’entrata in vigore della nor... continua a leggere
L’ordine di rimozione rifiuti può legittimamente essere emesso nei confronti del proprietario dell'immobile nel quale vengono abbandonati i rifiuti in ragione della sola insistenza del diritto rea... continua a leggere
Il divieto di recuperare e smaltire i rifiuti nelle Regioni diverse da quelle di produzione risulta applicabile anche ai rifiuti urbani pericolo... continua a leggere
Sul principio di precauzione: la messa in sicurezza del sito presuppone necessariamente l’individuazione dell’eventuale responsabi... continua a leggere
Sulla distinzione tra regolamenti cd. volizioni preliminari e regolamenti cd. volizioni – azioni e sui limiti di esposizione previsti dalla L. n. 36/2... continua a leggere
La curatela fallimentare subentra negli obblighi più strettamente correlati alla responsabilità dell'imprenditore fallito in tema di abbandono di rifiuti? L'ordine di bonifica può essere intimato al curatore fallimenta... continua a leggere
Può l'Amministrazione, in via generale, dettare disposizioni di “interpretazione autentica” su propri pregressi provvedimenti? In tal senso il privato può esigere l’adozione di un provvedimento di interpretazione autentica sulle determinazioni del Settore Ambien... continua a leggere
Sull'art. 192 d.lgs 152 del 2006: è possibile configurare una responsabilità oggettiva a carico del proprietario o di colui che a qualunque titolo abbia la disponibilità dell'area interessata dall'abbandono dei rifiu... continua a leggere
[A] L’obbligo di bonifica a carico del proprietario non responsabile dell’inquinamento può avere fonte contrattuale? [B] Lo status di proprietario incolpevole del fondo inquinato preclude all’amministrazione solo di imporgli le misure di prevenzione e di riparazione o anche ... continua a leggere
La prescrizione contenuta in un atto generale che circoscrive le categorie professionali abilitate ad effettuare le analisi e misurazioni degli agenti inquinanti può essere impugnata dal singolo professionista uti singulus o deve, invece, essere avversata dalla categoria professiona... continua a leggere
Sull’attuale assetto degli obblighi di messa in sicurezza di emergenza, bonifica e ripristino ambientale: può l’amministrazione imporre al proprietario di un'area contaminata, che non sia l'autore dell'inquinamento, l'obbligo di porre in essere le misure di messa in sicurezza di e... continua a leggere
Lo status di proprietario incolpevole preclude all’amministrazione di richiedere al privato il rimborso delle spese sostenute per la bonifica eseguita d’ufficio sui siti oggetto di inquinamen... continua a leggere
È possibile porre a carico del proprietario dell’area inquinata che non sia anche qualificabile come responsabile dell’inquinamento l’obbligo di porre in essere i necessari interventi di bonifi... continua a leggere
Sul coinvolgimento coatto del proprietario di un'area inquinata nelle attività di rimozione, prevenzione e messa in sicurezza di emerge... continua a leggere
Sugli artt. 252 e 242 del d.lgs. n. 152/2006 e sulle competenze dalle stesse norme attribuite al Ministero ed alle amministrazioni provinciali; a quale ente spetta l’adozione di misure di prevenzione e di messa in sicurezza d'emergenza rispetto a siti di interesse naziona... continua a leggere
Sugli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza d’emergenza o definitiva, di bonifica e di ripristino ambientale e sull’obbligo in capo al proprietario di procedere alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’a... continua a leggere
Il proprietario di un'area inquinata, non responsabile dell'inquinamento, è tenuto agli oneri imposti dalla Amministrazione pubblica, o ha, invece, una mera facoltà di eseguirli, pena, altrimenti, l'esecuzione d'uffic... continua a leggere
Sull’accertamento relativo all’individuazione del responsabile dell’inquinamento e del nesso di causalità che lega il comportamento del responsabile all’effetto consistente nella contaminazi... continua a leggere
Sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale: il proprietario di un'area inquinata, non responsabile dell'inquinamento, è tenuto agli oneri imposti dall’Amministrazione pubblica, ovvero ha, con riferimento agli stessi, una mera facoltà di esecuzio... continua a leggere
A quali soggetti possono essere imposti dalla Pubblica Amministrazione gli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza d’emergenza o definitiva, di bonifica e di ripristino ambienta... continua a leggere
A carico di chi devono essere posti gli oneri derivanti dall'attività di controllo analitico sugli scarichi ex art. 101, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 1... continua a leggere
Sulle misure di prevenzione che, anche il proprietario non responsabile dell’inquinamento, è tenuto comunque ad adottare: l’obbligo di adottare le predette misure sussiste anche in relazione alle contaminazioni storic... continua a leggere
Il proprietario che, in base ad una norma di legge, abbia la sola titolarità formale del diritto dominicale e non anche la titolarità delle funzioni di gestione del bene, può essere chiamato a sostenere le spese dell’attività sostitutiva posta in essere dalla pubblica amministrazione per la me... continua a leggere
Sull’individuazione degli interventi che il proprietario dell’area non responsabile dell’inquinamento possa essere obbligato ad effettuare; con particolare riferimento alla facoltà riconosciuta al proprietario o ad altro soggetto interessato di intervenire volontariamente per la realizzazione... continua a leggere
Sulla sorte dei rapporti giuridici afferenti alla società fusa, con particolare riguardo alla responsabilità per inquinamento di siti industri... continua a leggere
Sull’attuale conformazione del principio “chi inquina paga” e sull’impossibilità per l’amministrazione di imporre l’obbligo di bonifica o di messa in sicurezza al proprietario incolpevole, ove manchi ogni sua responsabili... continua a leggere
In ambito amministrativo, la riferibilità ad un soggetto di un cospicuo abbandono di materiali su di un’area e la sussistenza dell’effettivo nesso eziologico fra la condotta e l’evento (contaminazione dell’area) rispondono al criterio della preponderanza dell’evidenza ovvero a quello dell... continua a leggere
Sull’individuazione del responsabile dell’inquinamento; l'imputazione dell'inquinamento ad un determinato soggetto può avvenire sia per condotte attive che per condotte omissive? La relativa prova oltre che in forma diretta può essere data anche in forma indiret... continua a leggere
Sul soggetto sul quale gravano, ai sensi dell'art. 242 d.lg. n. 152 del 2006, gli obblighi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale a seguito della constatazione di uno stato di contaminazione; in particolare sulla posizione del proprietario nel caso di affitto del bene a te... continua a leggere
[A] I princìpi dell'Unione Europea in materia ambientale sanciti dall'art. 191, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea e dalla direttiva 2004/35/U.e. del 21 aprile 2004 (articoli 1 ed 8 n. 3; 13 e 24 considerando) - in particolare, il principio per cui "chi inquina, paga", ... continua a leggere
Su chi incombe l’obbligo di adottare le misure (urgenti o definitive) idonee a fronteggiare la situazione di inquinamento? Sulla corretta individuazione del soggetto tenuto ad effettuare, in caso di inquinamento, i necessari interventi di bonifica e di riprist... continua a leggere
Sulle matrici materiali di riporto che non siano risultate conformi ai limiti del test di cessione: la qualificazione dei materiali di riporto come “fonti di contaminazione” prevale sulla qualificazione di “matrici ambientali” e impone di intervenire su tali materiali con le specifiche modal... continua a leggere
Sulla bonifica dei luoghi con smaltimento dei rifiuti presso i centri autorizzati: l’attività di raccolta di veicoli sottoposti a sequestro giudiziario o amministrativo è compatibile con quella di smaltimento di autoveicoli fuori u... continua a leggere
Sulla procedura di estinzione dei reati di cui alla Parte VI-bis, D.Lgs. 152/06 introdotta dalla legge 22 maggio 2015, n. 68; in particolare sui verbali di prescrizione di cui all’art. 318-ter del citato decreto legislativo: dubbi del T.A.R. Toscana in merito alla giurisdizione e alla legittimità... continua a leggere
Sul coinvolgimento del proprietario del terreno, quand’anche non sia responsabile dell’inquinamento, nelle spese di messa in sicurezza e di bonifica del sito: sull’istituto dell’onere re... continua a leggere
Sul rinnovo dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera: può essere condivisa la tesi secondo cui, essendo lo stabilimento in funzione dagli anni ’50 e non essendo stato lo stesso mai modificato, sol per questo si sarebbe dovuta rinnovare l’autorizzazione alle emissioni in atmosfe... continua a leggere
[A] Può l’invocazione del principio di precauzione, di cui non è fatta menzione in alcuna parte del provvedimento impugnato, giustificare comunque l’atto amministrativo, ovvero, tale elemento assurge ad integrazione postuma della motivazione in sede giudiziale. [B] Sui tratti giuridici del pri... continua a leggere
[A] Sugli effetti dell’esercizio del potere di convalida mediante ratifica spettante all’organo competente, di cui all’art.6 L. 18 marzo 1968 n. 249. [B] Può l’attività svolta dal ricorrente per avviare a soluzione la vicenda del materiale inquinante contestato (e consistente nella predisp... continua a leggere
Sull’ampiezza applicativa che l’istituto della culpa in vigilando del proprietario può trovare nell’individuazione dei soggetti obbligati ad effettuare operazioni di bonifica di aree contaminate a seguito di sversamento di idrocarb... continua a leggere
Sull’incidenza che la cessione del ramo di azienda assume ai fini degli obblighi di bonifica di cui alla disciplina recata dalla parte IV, Titolo V del d.lgs. n. 152... continua a leggere
Sull’individuazione del soggetto obbligato alla caratterizzazione, all’analisi di rischio e alla bonifica o alla messa in sicurezza dei siti contaminati: accertamento fattuale e nesso di causali... continua a leggere
[A] Sul rapporto tra VIA e autorizzazione integrata ambientale (AIA). [B] Sulla doppia qualificazione dell’amianto, come rifiuto pericoloso in natura, e come rifiuto non pericoloso quanto viene impedita la dispersione delle fibre. [C]. In presenza di un’offerta di bonifica da parte del proprieta... continua a leggere
[A] Provvedimenti impositivi dell’obbligo di bonifica: strumento di tutela del diritto dominicale o dell’ambiente e della salute collettiva? [B] Sulla distinzione tra “provvedimenti amministrativi” ed atto avente rilievo civilistico di interruzione della prescrizi... continua a leggere
Sul danno ambientale e gli obblighi gravanti sul proprietario del sito inquinato: risposte della Corte di giustizia alle questioni proposte dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato sulla Direttiva 2004/35/CE in merito alla normativa nazionale che non prevede la possibilità per l’amministra... continua a leggere
Sull’individuazione del soggetto gravato dall'obbligo a provvedere alla messa in sicurezza e all'eventuale bonifica del sito inquinato: chiara distinzione operata dal legislatore nel Titolo V della Parte IV, del d.lgs. n. 152/2006 (artt. da 239 a 253), tra la figura del responsabile dell’inquina... continua a leggere
[A] Sulla qualifica da attribuire alle acque di falda emunte durante la fase della messa in sicurezza d’emergenza e della bonifica di un sito contaminato: applicabilità o meno del regime degli scarichi per lo sversamento derivante dagli ordinari cicli produttivi. [B] Sugli oneri di messa in sicur... continua a leggere
Sull’art. 33, comma 1, del d.lgs. n. 230/1995 in tema di costruzione o esercizio di installazioni per il deposito di rifiuti radioattivi: nozione di “istallazione... continua a leggere
Sugli obblighi di informazione e di custodia, in relazione al pericolo di inquinamento, riscontrabili in capo al Comune proprietario dell’area in cui si è svolta l’attività di un’azienda municipalizz... continua a leggere
[A] Sulla possibilità che, con riguardo ad esigenze di tutela ambientale, la responsabilità di chi è titolare di diritti reali o personali di godimento su un’immobile, si manifesti in forma omissiva: sulla possibilità di configurare una ipotesi di responsabilità di tipo oggettivo o paraoggett... continua a leggere
Sull’individuazione del soggetto gravato dall’obbligo di adottare le misure, sia urgenti che definitive, di messa in sicurezza e dell’eventuale bonifica del sito inquin... continua a leggere
Sul “coinvolgimento”, in funzione preventiva e precauzionale, dei proprietari e/o utilizzatori a qualsiasi titolo, delle aree oggetto di fenomeni di (potenziale) contaminazi... continua a leggere
Sull’apparato istruttorio e motivazionale necessario ai fini della legittimità dell’adozione di misure di contenimento fisico in materia di bonif... continua a leggere
[A] Sulla locuzione “ragioni di pubblica utilità” . [B] Appare coerente con le finalità proprie dell’intervento di bonifica che l’intervento di pubblica utilità si estenda anche alla maggiore area non strettamente utilizzata per il deposito dei rifi... continua a leggere
Ai sensi del D.M. 471 del 1999 i parametri da controllare sull'eluato sono quelli della Tabella 2 con i relativi valori di concentrazione limite riportati, da intendersi nel senso che i valori riscontrati nella frazione granulometrica passante al vaglio di 2 mm debbano essere riferiti unicamente al ... continua a leggere
Il principio comunitario che accolla al colpevole dell’inquinamento l’onere di porvi rimedio, sia con misure di bonifica sia di messa in sicurezza, non può essere inteso come assoluto ma va contemperato con gli altri principi di precauzione, prevenzione e tutela dell’ambiente, per cui al prop... continua a leggere
[A] Sull’ordine di ripristino e bonifica ambientale rivolto al soggetto responsabile dell’inquinamento qualora quest’ultimo non sia più nella disponibilità delle aree. [B] Sulla remissione in pristino di un sito inquinato posto sotto seques... continua a leggere
[A] Chi subentra nella proprietà o possesso del bene subentra anche negli obblighi connessi all'onere reale per il suo inquinamento, indipendentemente dal fatto che ne abbia avuto preventiva conoscenza. [B] L’imputabilità dell’inquinamento può avvenire per condotte attive ma anche per condott... continua a leggere
[A] Sulla giurisprudenza quasi univoca, condivisa dal Collegio, che deduce la mancanza di responsabilità, e quindi di obbligo a bonificare o di mettere in sicurezza, del proprietario incolpevole. [B] Sulla differenza tra “onere reale” e “obbligazione propter rem” e sulle modalità con le qu... continua a leggere
Sull’impossibilità di imporre al proprietario non responsabile dell'inquinamento – che ha solo una responsabilità patrimoniale limitata al valore del sito dopo l'esecuzione degli interventi di bonifica - l'esecuzione di interventi di bonifica e delle misure di sicurezza d'emergenza e di bonifi... continua a leggere
L’attivazione dei poteri di vigilanza e/o repressione dell’attività industriale fonte di inquinamento da parte dei cittadini, a mezzo di inviti e/o diffide, fa sorgere, anche in questo caso, l’obbligo di disporre le più opportune verifiche dei livelli di nocività e l’adozione dei provvedi... continua a leggere
[A] Sulla responsabilità delle imprese, nell’ambito delle quali risultano confluite per fusione e/o incorporazione le diverse Società che sono state proprietarie dell’area e che debbono ritenersi corresponsabili dello stato di inquinamento della stessa. [B] Sulle norme nazionali (prevalentemen... continua a leggere
La curatela fallimentare non può essere destinataria di ordinanze sindacali dirette alla bonifica di siti inquinati, per effetto del precedente comportamento commissivo od omissivo dell’impresa fall... continua a leggere
L'amministrazione non può imporre ai privati che non hanno alcuna responsabilità diretta sull'origine del fenomeno contestato, ma che vengono individuati solo in quanto proprietari del bene, lo svolgimento di attività di recupero e di risaname... continua a leggere
[A] Sull’approvazione del regolamento comunale volto a disciplinare l’installazione degli impianti di telefonia mobile in difetto di instaurazione del contraddittorio con i gestori interessati. [B] Sulla norma del regolamento comunale che obbliga il gestore dell’impianto, a “costituire, a ga... continua a leggere
Sono insufficienti le spiegazioni dell’I.S.S. per fondare l’assimilazione del MTBE ai valori limite degli idrocarburi ed è quindi illegittimo il limite fissato nel richiamato parere del 2001 relativamente alle acque sotterranee (10 µg... continua a leggere
[A] Con riguardo all’emissione di odori la costante giurisprudenza della Cassazione ha notato che l'ordinamento non prevede determinati valori limite per le immissioni olfattive, facendo riferimento al superamento del limite della normale tollerabilità ex art. 844 c.c. [B] Riguardo agli allevamen... continua a leggere
Il proprietario, ove non sia responsabile della violazione, non ha l'obbligo di provvedere direttamente alla bonifica, ma solo l'onere di farlo se intende evitare le conseguenze derivanti dai vincoli che gravano sull'area sub specie di onere reale e di privilegio speciale immobili... continua a leggere
Sulla giurisdizione competente riguardo all’accertamento dei presupposti per la ripetizione dei costi necessari alla bonifica ed al ripristino dell’a... continua a leggere
L’Adunanza Plenaria rimette alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione pregiudiziale tesa a chiarire “se i principi dell’Unione Europea in materia ambientale ostino ad una normativa nazionale, quale quella delineata dagli articoli 244, 245, 253 del decreto legislativo 3 aprile ... continua a leggere
Il divieto di diluizione è un principio fondamentale nel campo della tutela delle acque dall’inquinamento ed è generalmente riconosciuto che se così non fosse la possibilità di diluire i reflui con un alto potenziale inquinante con acqua pulita permetterebbe di aggirare i parametri stabiliti d... continua a leggere
Sull’eccezione secondo cui la presenza del diclorometano eccedente i limiti stabiliti per un’area ad uso industriale previsti alla Tab. l, colonna b), ali. a) D.M. n. 471/99, non potrebbe imputarsi alla ricorrente dal momento che la normativa appena richiamata è successiva ai fenomeni di contam... continua a leggere
La competenza in materia della Provincia riguardo ai siti contaminati può essere considerata come esclusiva soltanto in relazione ai procedimenti ordinari, visto che la norma attributiva del potere non fa uno specifico riferimento alle situazioni in cui si ravvisi l'indifferibilità e l'urgenza di ... continua a leggere
Non occorre l’autorizzazione per la tecnica di burattatura, cioè di un metodo di trattamento di tipo meccanico, senza ricorso ad acidi, a differenza del decapaggio, tecnica di lucidatura che si ottiene mediante l’immersione dei metalli in liquidi di diversa natura, con conseguenti emissioni in ... continua a leggere
Nel caso della bonifica dei siti di interesse nazionale, l'imposizione di misure di messa in sicurezza d'emergenza ulteriori rispetto a quelle già adottate, deve essere adeguatamente motiv... continua a leggere
Laddove l'Amministrazione non provi che l'inquinamento riscontrabile nel sito sia imputabile alla società, a quest’ultima non può essere imposto alcun obbligo di adottare misure di bonif... continua a leggere
E’ illegittima l’ordinanza sindacale con la quale si ordina la bonifica fondata sul fatto che “è stata accertata la presenza di manufatti contenenti fibre di amianto, nella fattispecie lastre piane di cemento-amianto, usate come pannelli nella struttura prefabbricata al cui interno trovano po... continua a leggere
Ferma la doverosità degli accertamenti indirizzati ad individuare con specifici elementi i responsabili dei fatti di contaminazione, per determinare l'imputabilità dell'inquinamento l’amministrazione si può avvalere anche di presunzioni semplici di cui all'art. 2727 cod. c... continua a leggere
[A] Sul regime del contenimento delle emissioni inquinanti e sul criterio legale che deve guidare – alla stregua del parametro posto dal diritto dell’U.E. – la discrezionalità amministrativa in sede di ponderazione comparativa degl’interessi. [B] Le misure di regolazione, disciplina e contr... continua a leggere
È da escludere che l’ordinamento giuridico vigente consenta al proprietario di un’area inquinata, dalla quale proviene la contaminazione delle matrici ambientali in assenza di interventi di protezione ambientale idonee ad isolare i terreni e la falda, di disinteressarsi alla propagazione degli ... continua a leggere
Nel caso della bonifica dei siti di interesse nazionale, l'imposizione di misure di messa in sicurezza d'emergenza ulteriori rispetto a quelle già adottate, deve essere adeguatamente motiv... continua a leggere
Il proprietario dell’area inquinata ha una responsabilità "da posizione", non solo svincolata dai profili soggettivi del dolo o della colpa, ma che non richiede neppure l'apporto causale del proprietario responsabile al superamento o pericolo di superamento dei valori limite di contaminazi... continua a leggere
Quand’anche non emerga una contaminazione del sito per gli effetti previsti dall’art. 242 del D.lgs. n. 152 del 2006, non è esclusa comunque l’esigenza di provvedere allo smaltimento dei rifiuti, a nulla rilevando che i medesimi siano stati interrati o miscelati con una matrice terr... continua a leggere
La curatela fallimentare non comporta necessariamente il dovere di adottare particolari comportamenti attivi, volti alla tutela sanitaria degli immobili destinati alla bonifica dei fattori inquina... continua a leggere
Il fatto che la curatela abbia la disponibilità giuridica dell’area inquinata non è sufficiente per imporre alla medesima l’adempimento di obblighi gravanti sull’impresa fall... continua a leggere
A carico del proprietario dell’area inquinata, che non sia altresì qualificabile come responsabile dell’inquinamento, non incombe alcun obbligo di porre in essere gli interventi in parola, ma solo la facoltà di eseguirli per mantenere l’area interessata libera da p... continua a leggere
Nell’ipotesi di mancata esecuzione degli interventi ambientali da parte del responsabile dell’inquinamento, ovvero di mancata individuazione dello stesso – e sempreché non provvedano né il proprietario del sito, né altri soggetti interessati – le opere di recupero ambientale sono eseguite... continua a leggere
[A] Il decreto di recepimento della determinazioni conclusive della conferenza di servizi decisoria relativa ad un sito di bonifica di interesse nazionale costituisce un mero atto di gestione, di competenza dirigenziale e non del Ministro. [B] Il proprietario, ove non sia responsabile della violazio... continua a leggere
[A] La circostanza che la pubblica amministrazione non sia ancora riuscita a determinare l’effettiva responsabilità dell’inquinamento non può valere ad impedire e rendere illegittima l’adozione delle misure necessarie per procedere alla decontaminazione del sito. [B] Sulle aziende che subent... continua a leggere
La giurisprudenza amministrativa ha chiarito che il nesso di causalità tra la condotta del responsabile e la contaminazione riscontrata deve essere accertato applicando la regola probatoria del "più probabile che n... continua a leggere
[A] Sulla modifica inserita nell’art. 7 del d.lgs. n. 152/2006, dall’art. 2 del c.d. “terzo correttivo” in materia ambientale, resasi necessaria in ragione del fatto che tale decreto ha inserito, nella Parte Seconda del d.lgs. n. 152 del 2006, il nuovo Titolo III bis, nel quale è contenuta ... continua a leggere
Se l’impianto da sostituire ha già uno scarico esterno, che non raggiunge il tetto dell’edificio, è possibile conservare tale configurazione senza realizzare lo scarico a tetto, purchè si adotti un generatore di calore che soddisfi determinate caratteristi... continua a leggere
[A] L'art. 216 r.d. 27 luglio 1934 n. 1265, nel prescrivere che le industrie insalubri di prima classe devono essere isolate dalle campagne e tenute lontane dall'abitazione, non fissa specifiche distanze. [B] Il comune (che non possiede né strumenti né competenze per accertare “in proprio” le ... continua a leggere
Sulla vicinanza di un'abitazione ad una discarica o ad altro impianto per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti e sulla legittimazione o meno del proprietario frontista ad insorgere avverso il provvedimento di approvazione dell'op... continua a leggere
A differenza di altri materiali (es. lana di roccia che notoriamente conteneva asbesto), l’OMS dell’ONU non riporta affatto la lana di vetro tra le fibre pericol... continua a leggere
[A] L'attività istruttoria del procedimento di bonifica deve prevedere la partecipazione del soggetto interessato. [B] Sugli elementi dai quali desumere l’esistenza del nesso di causalità tra l’inquinamento accertato e le attività del sing... continua a leggere
Una normativa regionale che, essendo preordinata al solo scopo di contenere l’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico, pone dei limiti massimi quanto alle caratteristiche di resa cromatica, ovviamente nel rispetto delle soglie minime di sicurezza stabilite dalla norma UNI 11248, non contr... continua a leggere
Sulla possibilità o meno da parte della Provincia, titolare di funzioni di vigilanza e controllo in materia di fonti di emissioni in atmosfera, di disporre l’utilizzo di questionari, check list, autovalutazioni o autocertificazioni da parte dei titolari delle autorizzazi... continua a leggere
[A] Il proprietario dell’immobile, pur incolpevole, non è immune da ogni coinvolgimento nella procedura relativa ai siti contaminati e dalle conseguenze della constatata contaminazione. [B] In assenza di individuazione del responsabile ovvero di impossibilità di questi a far fronte alle proprie ... continua a leggere
[A] Nell’ipotesi di bonifica di Siti di Interesse Nazionale, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare resta il soggetto principale del procedimento e la partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico si sostanzia, invece, nell’espressione di un parere obbligat... continua a leggere
Sulla sussistenza o meno di un obbligo cogente e generalizzato di rimuovere il materiale contenente amianto già utilizzato negli edifici privati prima dell'entrata in vigore della legge n. 257/1... continua a leggere
«Principio “chi inquina paga” – Direttiva 2004/35/CE – Responsabilità ambientale – Applicabilità ratione temporis – Inquinamento anteriore alla data prevista per il recepimento di detta direttiva e proseguito dopo tale data – Misure di riparazione – Obbligo di consultazione delle ... continua a leggere
Principio “chi inquina paga” – Direttiva 2004/35/CE – Responsabilità ambientale – Applicabilità ratione temporis – Inquinamento anteriore alla data prevista per il recepimento di detta direttiva e proseguito dopo tale data – Normativa nazionale che imputa i costi di riparazione dei d... continua a leggere
La disposizione contenuta nell’art. 216 T.U.L.S., riguardo alle industrie insalubri, va “storicizzata”, visto che la stessa è stata adottata in epoca antecedente l’entrata in vigore della legge urbanistica fondamentale, quando non esisteva il concetto di zonizzazione del territorio comun... continua a leggere
Nei procedimenti in materia di bonifica ambientale è necessario che la P.A. consenta ai soggetti destinatari delle prescrizioni dettate dalla stessa P.A. di partecipare al relativo procedime... continua a leggere
L’obbligo di bonifica è posto in capo al responsabile dell’inquinamento, mentre il proprietario non responsabile dell’inquinamento o altri soggetti interessati hanno una mera “facoltà” di effettuare interventi di bonif... continua a leggere
Sull’ordine di smaltimento dei rifiuti emanato nei confronti del proprietario del fondo colpevole di comportamento omissivo specificamente e causalmente correlato, in funzione agevolatrice, alla realizzazione della condotta viet... continua a leggere
[A] La fattispecie del mero abbandono o deposito di rifiuto - che coinvolge anche i proprietari delle aree - va distinta da una situazione di vero e proprio inquinamento di un determinato sito. [B] La doverosità degli accertamenti indirizzati ad individuare con specifici elementi i responsabili dei... continua a leggere
L'amministrazione non può imporre ai privati che non hanno alcuna responsabilità diretta, ma che vengono individuati solo in quanto proprietari del bene, lo svolgimento di attività di recupero e di risanamento del sito inquin... continua a leggere
Sulla disciplina normativa applicabile nella fattispecie della bonifica di un sito inquinato di interesse nazionale e sulle relative tappe procediment... continua a leggere
[A] Nei confronti dei successori dei responsabili degli inquinamenti è possibile adottare, ordinanze contingibili ed urgenti. [B] Sull’ordinanza con la quale il Sindaco dispone l’allontanamento delle persone che vivono su un terreno inquinato. [C] Il provvedimento contingibile ed urgente che i... continua a leggere
Nel caso in cui il responsabile dell’inquinamento del sito non sia individuato, interviene l’autorità pubblica, che si fa carico degli interventi in questione, ferma restando la possibilità di rivalersi, dal punto di vista patrimoniale, nei limiti del valore del sito bonificato, sul proprietar... continua a leggere
[A] Sui poteri di controllo e ordinanza che spettano al Sindaco riguardo alle industrie insalubri ai sensi degli artt. 216 e 217 T.U. 27 luglio 1934 n. 1265. [B]. Sul modello di “governance ambientale” e sulla “legittimazione” di un comitato a chiedere l’attivazione dei poteri sindacali di... continua a leggere
Sull’art. 253 del D.lgs n. 152 del 2006 secondo cui il proprietario non responsabile dell'inquinamento può essere tenuto a rimborsare le spese degli interventi adottati dall'autorità competente nei limiti del valore di merc... continua a leggere
In caso di inquinamento del sito l'amministrazione non può imporre ai privati che non hanno alcuna responsabilità diretta lo svolgimento di attività di recupero e di risaname... continua a leggere
L’art. 216 del T.U. n. 1265/1934 deve essere letto e interpretato alla luce della normativa, anche urbanistica, sopravvenuta, che non consente la collocazione di edifici industriali in zone “isolate nelle campagne... continua a leggere
Sull’attività di frammentazione delle terre e rocce da scavo ai sensi del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, art. 186, comma 1, così come attualmente modificato dal D.Lgs. n. 4 del 2... continua a leggere
Sulla piena continuità normativa tra il D.P.R. n. 203 del 1998 ed il D.lgs n. 152 del 2006 con riferimento alla esecuzione di modifiche sostanziali dell'impianto e sull’introduzione di un’ulteriore ipotesi di reato riguardo all'esecuzione di modifiche non sostanziali dell'impia... continua a leggere
Sull’art. 279 D.Lgs. n. 152 del 2006 il quale prevede distinte fattispecie di reato che possono essere integrate dal fatto di "installare" o "esercitare", “continuare ad esercitare”, “modificare” un impianto in caso di assenza, scadenza, decadenza, sospensione o revoca della prescritta aut... continua a leggere
La contravvenzione di cui all'art. 674 cod. pen. – per superamento della normale tollerabilità delle esalazioni - è integrabile indipendentemente dal superamento dei valori limite d'emissione eventualmente stabiliti dalla le... continua a leggere
Si configura un reato formale di pericolo in materia d'inquinamento atmosferico, punito dal D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203, art. 25, qualora non venga richiesta l’autorizzazione per le emissioni in atmosf... continua a leggere
Sull'esercizio di un mestiere rumoroso in violazione dei limiti stabiliti dalla legge e sulla possibilità che ciò integri, oltre che l’illecito amministrativo previsto dalla cd. Legge quadro sull’inquinamento acustico, anche la fattispecie contravvenzionale del disturbo delle occupazioni e del... continua a leggere
[A] Sul provvedimento mediante il quale il Sindaco, allo scopo di indurre un’industria insalubre di prima classe a presentare entro setto giorni un piano di delocalizzazione, dispone l’interruzione cautelativa dell’attività conciaria. [B] La delocalizzazione di industrie insalubri di prima cl... continua a leggere
La regione Toscana ha stabilito che sono soggette a regime autorizzatorio “le eventuali immissioni nell’ambiente di acque derivanti da coltivazioni di cave e/o da connesse attività di trattamento e lavorazione dei materiali estratti che rientrino nella definizione di scarico individuata dal d. ... continua a leggere
Sulla possibilità di ravvisare il reato di cui all’art. 59 del D.lgs n. 152 del 1999 nel caso di acque reflue provenienti da un'attività di allevamento di cavalli o di bestiame in gen... continua a leggere
Sulla legittimità o meno della modifica introdotta al regolamento di igiene comunale che vieta in assoluto gli insediamenti di allevamenti di suini nel centro abitato in quanto industrie insalu... continua a leggere
Sulle nozioni di “sostanze di cui il detentore abbia deciso di disfarsi” e di “sottoprodotti”, adottate dal D.lgs n. 152 del 2006, recependo gli orientamenti della Corte di Giusti... continua a leggere
[A] Sul procedimento per la individuazione degli interventi di bonifica di siti inquinati di interesse nazionale. [B] Sulla natura bifasica della conferenza di servizi. [C] Sulla conferenza di servizi quale mero modulo procediment... continua a leggere
[A] Sulla bonifica dei siti inquinati e sulla diversa posizione tra il responsabile e il proprietario dell’area. [B] Sull’onere reale che permane in capo al proprietario. [C] Sul costo della bonifica che, “anticipato” dall’Amministrazione, grava sul proprieta... continua a leggere
Sulla distanza delle industrie insalubri dalle abitazioni e sulla motivazione che l'Amministrazione deve assumere per il loro insediame... continua a leggere
Sulle industrie insalubri di 1^ classe, sull’attività di carrozzeria, sulla conformità con la destinazione di zona e sulla loro localizzazione all’interno dei centri abit... continua a leggere
Le industrie insalubri possono essere realizzate soltanto nelle parti del territorio classificate dal P.R.G., in sede di zonizzazione, quali aree omogenee destinate ad impianti industri... continua a leggere
L’ordine di smaltimento di rifiuti abbandonati ai sensi del D.lgs n. 22/1997 non può essere indiscriminatamente rivolto al proprieta... continua a leggere
Ai sensi della normativa specifica sull’inquinamento atmosferico - D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 - per “impianto” non può considerarsi il singolo punto di uscita dei fumi in atmosfera, ma l’insieme delle linee produttive omogenee per tipologia di ciclo produtt... continua a leggere
Sulla necessità di sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale un progetto relativo all’ampliamento di una discarica esistente per una superficie doppia rispetto a quella della discarica in funzi... continua a leggere
Sulla necessità di classificare tra le industrie insalubri un deposito di idrocarburi, sia che esso costituisca una fase di un processo industriale, sia che esso serva unicamente per immagazzinare il prodo... continua a leggere
Industrie insalubri: la pericolosità per la salute di talune attività produttive, ivi comprese le industrie insalubri di prima classe, non costituisce ragione sufficiente per bandirle in assoluto dal territo... continua a leggere