Industrie insalubri
Consiglio di Stato, Sezione IV, 31 agosto 2023
Sulla procedura da seguire (art. 29 nonies del D.Lgs. 152/2006) in caso di modifiche sostanziale o non sostanziali ad un impianto industriale inquinan... continua a leggere
T.R.G.A. Bolzano, 27 luglio 2023
Sul fenomeno, alla luce della giurisprudenza, della traslazione in campo societario dell’obbligo di bonifica a carico del successore a titolo universa... continua a leggere
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 20 luglio 2023
Se, alla luce della normativa vigente, le prescrizioni comunali rese ai sensi degli artt. 216 e 217 del R.D. 1265/1934 nell’ambito di una Conferenza di servizi per il rilascio di A.I.A. per un impianto di recupero di rifiuti abbiano carattere vincolan... continua a leggere
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 18 luglio 2023
Sul rapporto tra l’assunzione volontaria dell’obbligo di bonifica da parte del proprietario incolpevole dell’area e il potere/dovere dell’Amministrazione di individuare il responsabile dell’inquinamento ai sensi dell’art. 244, co. 2, del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 14 giugno 2023
L’obbligo di bonifica derivante da attività industriali incombe sul soggetto responsabile anche in caso di contaminazioni “storiche” precedenti all’entrata in vigore del D.Lgs. 22/19... continua a leggere
T.A.R. Toscana, Sezione II, 12 giugno 2023
Se i provvedimenti resi ai sensi degli artt. 216 e 217 del R.D. 1265/1934 in tema di industrie insalubri ricadono nella competenza esclusiva del Sindaco quale autorità sanitaria loca... continua a leggere
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 30 maggio 2023
In considerazione di quanto disposto dagli artt. 244 e 245 del D.Lgs. 152/2006 tutte le attività propedeutiche al procedimento di bonifica, come l’individuazione del responsabile della contaminazione, sono di competenza della Provincia (e non della Region... continua a leggere
T.A.R. Puglia, Bari, Sezioni Unite, 3 aprile 2023
Sull’accertamento della sussistenza del nesso di causalità tra attività industriale svolta nell’area ed inquinamento dell’area medesima, ai fini dell’individuazione del soggetto responsabile dell’inquinamen... continua a leggere
T.A.R. Abruzzo, Pescara, Sezione I, 21 marzo 2023
Sulle necessarie valutazioni che deve compiere l’Amministrazione in merito alle emissioni odorigene di cui all’art. 272 bis del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 3 febbraio 2023
[A] Sulla nozione di imprenditore agricolo part time ai soli fini urbanistici e per ottenere il permesso di costruire in zone agricole. [B] Le industrie insalubri di prima classe di cui all’art. 216, comma 2, del R.D. 1265/1934 possono essere collocate in prossimità dell’abita... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione VI, 18 novembre 2021
Sull’obbligo di bonifica ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/2005 a carico del responsabile dell’inquinamento in caso di contaminazioni storic... continua a leggere
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione V, 28 settembre 2022
Nel caso di mancata individuazione del responsabile dell’inquinamento le opere di bonifica di un sito inquinato sono effettuate ai sensi dell’art. 250 del D.Lgs. 152/20... continua a leggere
Tribunale Ordinario Pescara,17 Marzo 2014
[A] Sulle immissioni ed i limiti massimi di tollerabilità ai sensi dell'art. 844 c.c. [B] In merito all'immissione delle api nel fondo contiguo ai sensi dell'art. 896 bis c... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione IV, 30 marzo 2022
In materia ambientale e in merito al rilascio di una A.I.A., la prova che la concessione della deroga ai limiti di emissioni fissati dalla legge  non rilevi in danno della salubrità dell’ambiente deve essere fornita dal titolare dell’interesse legittimo che ha interesse ad ottenere la dero... continua a leggere
T.A.R. Marche, Sezione I, 23 giugno 2021
Se la valutazione della presenza di sostanze pericolose oltre i limiti di soglia previsti dal D.Lgs. 105/2015 (“Seveso”), ai fini dell’assoggettamento di uno stabilimento alla medesima, possa essere devoluta all’autodeterminazione del gestore attraverso una verifica svolta “momento per mom... continua a leggere
T.A.R. Puglia, Sezione II, 23 settembre 2021
Sulla differibilità delle valutazioni tecnico-pratiche in merito al rilascio di un provvedimento di autorizzazione per l’installazione di un impianto di produzione di bio-metano derivante dal trattamento di rifiuti del tipo F.O.R.S... continua a leggere
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 13 ottobre 2017
Sulle attività insalubri di prima classe: in materia igienico-sanitaria può ritenersi implicitamente ammesso il potere di deroga alle distanze mini... continua a leggere
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 20 giugno 2016
Sulla qualificazione come industria insalubre: la mera riconducibilità di un’attività all’elenco del D.M. 5 settembre 1994 ne giustifica l’inibizione o la sottoposizione a limitazioni? I poteri inibitori possono essere esercitati senza l’ausilio dell’autorità sanitar... continua a leggere
T.A.R. Campania Napoli, Sezione V, 7 dicembre 2015
Sugli stringenti limiti imposti alle attività industriali nell’ambito dei centri abitati: in questo contesto come devono essere trattati gli allevamenti di animali? La loro consistenza numerica assume una qualche rilevan... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione IV, 23 giugno 2015
[A] Sulle misure igieniche indicate dall’art. 216 T.u. leggi sanitarie. [B] Allorché si pianifichino interventi residenziali che vengano a realizzarsi vicino ad allevamenti già esistenti, occorre che gli atti di pianificazione osservino le normative oggettivamente poste allo specifico fine di pr... continua a leggere
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 19 maggio 2015
[A] Sulla possibilità o meno di richiedere la sanatoria per una costruzione edilizia realizzata in base a un titolo formalmente valido ma, all’attualità, sub iudice o, semplicemente, in ordine al quale si nutrono dubbi di legittimità: sul valore della certezza dei rapporti giuridici e, in parti... continua a leggere
T.A.R. Marche, Sezione I, 6 marzo 2014
[A] Il meccanismo della conferenza di servizi delineato dalla L. n. 241/1990 non prevede affatto che i pareri dei vari enti partecipanti siano resi noti in anticipo agli altri. [B] L’eventuale “ostruzionismo” (leggasi mancata partecipazione o partecipazione non costruttiva alla conferenza dei ... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione V, 17 marzo 2014
Sulla presenza di un’area a carattere prettamente storico o residenziale e sulla possibilità o meno di per di vietare l’insediamento di industrie insalu... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione V, 27 dicembre 2013
[A] Spetta al Sindaco, all'uopo ausiliato dalla struttura sanitaria competente, il cui parere tecnico ha funzione consultiva ed endoprocedimentale, la valutazione della tollerabilità, o meno, delle lavorazioni provenienti dalle industrie cosiddette "insalubri". [B] L'allevamento di animali è consi... continua a leggere
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 28 novembre 2013
Spetta al Comune, all'uopo ausiliato dall'azienda sanitaria locale, la valutazione della tollerabilità o meno delle lavorazioni provenienti dalle industrie classificate "insalub... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione III, 24 settembre 2013
A seguito dell’avvenuta constatazione dell’assenza di interventi per prevenire ed impedire il danno da esalazioni, il sindaco può disporre la revoca del nulla osta per industria insalubre e, pertanto, la cessazione dell’attivi... continua a leggere
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 22 luglio 2013
Sul provvedimento con il quale il Sindaco ingiunge l’allontanamento immediato degli animali custoditi nel pollaio insistente sulla sua proprietà all’interno di zona residenzial... continua a leggere
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 5 febbraio 2013
L’adozione di provvedimenti repressivi delle industrie insalubri in base all’art. 216 del RD 1265/1934 presuppone l’accertamento in concreto di un’effettiva situazione di pericolo per la salute pubbl... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 gennaio 2013
La giurisprudenza evidenzia come l’art. 216 t.u.l.s., nel consentire la permanenza delle industrie insalubri nei centri abitati a certe condizioni e accorgimenti tecnici, non ha autorizzato il Comune a disporre una deroga al disposto della no... continua a leggere
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 17 gennaio 2013
Sulla possibilità o meno di derogare alle distanze fissate dallo strumento urbanistico per gli allevamenti di animali, considerati dal R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 industria insalubre di prima cla... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione IV, 28 novembre 2012
Sulla qualificazione di un impianto di lavaggio come attività insalubre di seconda catego... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione IV, 15 dicembre 2011
[A] L'art. 216 r.d. 27 luglio 1934 n. 1265, nel prescrivere che le industrie insalubri di prima classe devono essere isolate dalle campagne e tenute lontane dall'abitazione, non fissa specifiche distanze. [B] Il comune (che non possiede né strumenti né competenze per accertare “in proprio” le ... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione IV, 13 luglio 2011
Sull’esclusione per tutto il territorio comunale della possibilità di "insediamento di nuove attività classificate insalubri di prima classe dal D.M. 5 settembre 1994... continua a leggere
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 27 maggio 2010
L'installazione nell'abitato (o in prossimità di questo) di una industria insalubre non è di per sé vietato in assol... continua a leggere
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 15 febbraio 2010
Sul recente principio giurisprudenziale riguardo all'art. 216 T.U.L.S., approvato con r.d. 27 luglio 1934, n. 1265, che indica i criteri per l’insediamento di manifatture o fabbriche che producono vapori, gas o altre lavorazioni insalubri o che possono riuscire in qualche modo pericolose alla salu... continua a leggere
Consiglio di Stato, Sezione V, 29 dicembre 2009
Il fatto che si tratti di artigianato e non di industria esclude di per sé la qualificazione dell’attività ai fini della conformità urbanistica come “industria” insalu... continua a leggere
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 19 novembre 2009
L'art. 216 r.d. 27 luglio 1934 n. 1265, nel prescrivere che le industrie insalubri di prima classe devono essere isolate dalle campagne e tenute lontane dall’abitazione, non fissa specifiche dista... continua a leggere
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 3 settembre 2009
Sull’ordinanza in materia d'igiene che ingiunge al proprietario di disattivare immediatamente il proprio impianto di allevamento di bovini in quanto a distanza di anni si sarebbe reso intollerante nei confronti di coloro che hanno deciso di costruire il loro edificio nelle immediate vicina... continua a leggere
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 16 luglio 2009
[A] Nei confronti dei successori dei responsabili degli inquinamenti è possibile adottare, ordinanze contingibili ed urgenti. [B] Sull’ordinanza con la quale il Sindaco dispone l’allontanamento delle persone che vivono su un terreno inquinato. [C] Il provvedimento contingibile ed urgente che i... continua a leggere